Finalmente si chiude oggi, in una tiepida mattinata agostana, la crisi del Grifo. Il tanto atteso passaggio di consegne del titolo sportivo dal sindaco al nuovo proprietario avviene in una Sala dei Notari gremita (ma che obbrobrio quelle poltroncine azzurre nel plurisecolare Palazzo dei Priori, lasciatemelo dire!) di una folla desiderosa di conoscere il futuro del Perugia. E' la quantità di tifosi e cittadini presente ciò che più stupisce il neo Presidente, che subito parte con il piede giusto, rinunziando alla carica per abdicare in favore del quarto patrono di Perugia, Ilario Castagner, la colonna portante di quei 100 anni che nessun fallimento potrà mai cancellare, così come sarà eterna quella piazza nella quale oggi è avvenuta la rinascita.
Le parole di Silvestrini, un pò sporcate dal romanesco "Peruggia" che tosto dovrà mutarsi in un più aggraziato "Perugia", risuonano di una musica divina per i presenti. L'industriale pare una persona con i piedi ben saldi a terra, illustra il nuovo assetto societario, nel quale figura come azionista di maggioranza affiancato da Di Marzo e Lozzi, annuncia l'ingresso di forze imprenditoriali locali, ed asupica una partecipazione della tifoseria in una quota di minoranza, a mò di azionarato popolare. Gli altri componenti sono Paolo Paiano, amministratore delegato, il professor Cerulli, consigliere d'Amministrazione che curera' i rapporti con le Istituzioni e Sandro Paiano, direttore amministrativo.
Ripartiamo dunque dalla storia, l'intento della nuova società è quello di ripercorrere i fasti dell'antica di cui prende le spoglie, e chi conosce la storia del Grifo sa bene che mai parole più felici potevano essere pronunciate... Castagner in veste di Presidente onorario ed al contempo Direttore tecnico è una garanzia bastevole anche per il tifoso più esigente, che vede in Ilario un legame vivente con il Perugia dei Miracoli, oltrechè un ex giocatore di grande livello. La sua prima scelta è quella di Paolo Indiani e del suo staff per il posto vacante di allenatore.
Da parte mia devo dire che ne ho sentite tante in questi giorni, e molte non mi sono piaciute, ma voglio puntualizzare una cosa: io tifo l'Ac Perugia, voi chiamatelo come vi pare. Mi auguro che così come richiesto dalla tifoseria organizzata, si torni nel più breve tempo possibile a questo nome, dietro il quale si cela tanta immutabile gloria.
Le parole di Silvestrini, un pò sporcate dal romanesco "Peruggia" che tosto dovrà mutarsi in un più aggraziato "Perugia", risuonano di una musica divina per i presenti. L'industriale pare una persona con i piedi ben saldi a terra, illustra il nuovo assetto societario, nel quale figura come azionista di maggioranza affiancato da Di Marzo e Lozzi, annuncia l'ingresso di forze imprenditoriali locali, ed asupica una partecipazione della tifoseria in una quota di minoranza, a mò di azionarato popolare. Gli altri componenti sono Paolo Paiano, amministratore delegato, il professor Cerulli, consigliere d'Amministrazione che curera' i rapporti con le Istituzioni e Sandro Paiano, direttore amministrativo.
Ripartiamo dunque dalla storia, l'intento della nuova società è quello di ripercorrere i fasti dell'antica di cui prende le spoglie, e chi conosce la storia del Grifo sa bene che mai parole più felici potevano essere pronunciate... Castagner in veste di Presidente onorario ed al contempo Direttore tecnico è una garanzia bastevole anche per il tifoso più esigente, che vede in Ilario un legame vivente con il Perugia dei Miracoli, oltrechè un ex giocatore di grande livello. La sua prima scelta è quella di Paolo Indiani e del suo staff per il posto vacante di allenatore.
Da parte mia devo dire che ne ho sentite tante in questi giorni, e molte non mi sono piaciute, ma voglio puntualizzare una cosa: io tifo l'Ac Perugia, voi chiamatelo come vi pare. Mi auguro che così come richiesto dalla tifoseria organizzata, si torni nel più breve tempo possibile a questo nome, dietro il quale si cela tanta immutabile gloria.