Eusebio Di Francesco mattatore dell'incontro

E siamo a quattro vittorie conscutive, un ritmo da promozione, indubbiamente. L'unico cruccio è che in un' intera stagione non si è mai andati oltre il filotto di due vittorie a seguito, e adesso il secondo posto conquistato al termine del girone d'andata sembra un traguardo difficilmente raggiugibile.
La quinta vittoria nel quinto derby stagionale (un vero e proprio full tra Arezzo e Ternana) arriva in un Renato Curi festoso e con un pubblico da serie A, anche se non mancano attimi di tensione agli ingressi per i controlli a tolleranza zero. Splendide le coregorafie organizzate in Curva Nord, che meritano gli applausi dell'intero stadio: la prima è inevitabilmente contro il razzismo, in uno sfoggio di drappi che richiama la composizione dell'iride; la seconda, innalzata alla ripresa dei giochi dopo la pausa di metà partita, è dedicata agli eroici protagonisti del Perugia dei Miracoli 1978/79, tutti raffigurati in caricature fumettistiche e di fatto diventati bandiere perugine a tutti gli effetti. Ai mugugni degli aretini presenti in meno di 2000 unità la Curva risponde compatta inneggiando un coro al mai dimenticato Renato Curi, oltraggiato oltre modo all'andata dai beceri tifosi amaranto, e si guadagna così per una seconda volta gli applausi scroscianti della Gradinata.
Ma andiamo con ordine. Dopo dieci minuti, alla prima ammonizione, già si capisce che il clima di tensione da derby è inasprito dai fattacci di Verona, e l'arbitro Gabriele di Frosinone decide di punire con il rosso le reciproche scorrettezze a gioco fermo di Kyriazis e Del Vecchio, a confermare l'indole battagliera del concreto giocatore pugliese. Siamo già al 21' della prima frazione di gara, quando un Floro Flores sempre più in forma scaglia un potente tiro da fouri area, ribatte dalla retroguardia un giocatore ospite ed è pronto al tap in vincente Eusebio Di Francesco, ex nazionale e tanta esperienza in serie A. Il resto della gara sarà una sterile rincorsa al raddoppio, che troverà tra i più attivi il giovane centravanti napoletano - divenuto padre da pochi giorni di una splendida bimba - ed il Perugia subirà qualche offensiva di troppo, ma alfine i nostri bravi saranno tutti (anche il capitano di ventura Fabrizio Ravanelli) ad omaggiare la Curva per la vittoria conseguita.
In calce a questo gaudioso post voglio aggiungere due postille:
una sulle vigliacche azioni di guerriglia neanderthaliana perpetrate dai tifosi aretini giunti in treno, che nei pressi della stazione di Passignano hanno pensato bene di bersagliare con pietre gli inermi passanti, finendo per colpire una ragazza di 17 anni che si recava a casa in bicicletta, rischiando di comprometterle, colpendola in viso, la vista;
l'altra su Empoli-Genoa, uno scandaloso pareggio annunciato (l'agenzia di scommesse britannica William Hill aveva fiutato l'inghippo e l'aveva tolta dalle quotazioni) e conclusosi in un inguardabile 0-0, un pò come già successo nel derby capitolino una settimana fa. Chissà se i tifosi di Empoli e Genoa si rivolgeranno al Codacons come i romani. Non credo.