Arrestati Alessandro e Riccardo Gaucci!

Luciano sfugge alla giustizia auto-esiliandosi a S. Domingo

Il Pubblico Ministero Antonella Duchini, in qualità di sostituto procuratore della Repubblica, è colei che si occupa dell'indagine sulle reponsabilità penali connesse al fallimento dell'AC Perugia (vedi su Grifoblog le varie puntate 1 2 3 4 5), decretato nello scorso Novembre (vedi) dal Tribunale di Perugia per un debito fin'ora accertato di circa 35 milioni di Euro. Oggi pomeriggio è stata proprio la Duchini a richiedere il provvedimento di custodia cautelare per 7 persone, quindi oltre a Luciano (irreperibile e stabilitosi per tempo a Santo Domingo nella speranza di sfuggire agli arresti) ed i figli Alessandro e Riccardo con molta probabilità anche i revisori dei conti della defunta società. Riccardo è stato raggiunto dall'ordinanza, emessa dal gip Marina De Robertis ed eseguita dalla Guardia di Finanza, mentre si stava recando dal curatore fallimentare. Alessandro e Riccardo sono già agli arresti, mentre per Luciano Gaucci vi sono i problemi legati all'estradizione in seguito al mandato d'arresto internazionale.
La custodia cautelare è una misura che viene ordinata quando si teme la fuga all'estero degli accusati, un inquinamento delle prove, la reiterazione del reato, o si è nella condizione di fumus boni iuris, ovverosia quando si ha una probabilità considerevole di un buon fondamento giuridico delle prove d'accusa: nel caso dei Gaucci i reati contestati sono quelli di bancarotta fraudolenta, evasione fiscale, occultamento di documenti contabili e di associazione per delinquere. Reati gravissimi che giustificano appieno le misure prese, anche se forse ciò che ha determinato il fallimento è stato il trasferimento
all'estero dei beni societari, per mezzo di poco limpidi investimenti immobiliari e ardite supervalutazioni di autentici brocchi scambiati per calciatori provenienti dai più svariati paradisi fiscali del pianeta Terra... per non parlare delle nefandezze compiute in Patria. Non mi stupisce che Carraro si sia detto dispiaciuto per gli arresti (vedi news), un giorno pure lui e Geronzi dovranno rispondere di questo e altro.

In alto la prima pagina dell'edizione web del Corriere della Sera sulla vicenda.

Aggiornamento: il buco finanziario che Gaucci ha lasciato all'AC Perugia ammonta a 80/90 milioni di Euro, 35 milioni evasi al fisco, 6 milioni di mancati stipendi ai giocatori (anche se sembra che sia stato fatto di tutto per assicurare lo stipendio a Salvatore Fresi, arrivato 2 anni fa dalla Juventus di Moggi, unica eccezione) e debiti di vario genere dati da fittizie ricapitalizzazioni e plusvalenze. Per quel che riguarda invece i beni sottratti al Perugia nelle maniere più balorde (nel 2002 un prestito personale dal vicepresidente Riccardo Gaucci al padre Luciano per un ammontare di 15 milioni e mezzo di Euro è avvenuto depauperando direttamente il capitale sociale; in'un altra occasione Luciano Gaucci ha "venduto" al Perugia per 40 milioni di Euro il finto-medievale pacchianissimo Castello di Torre Alfina, che era di propietà di un'altra sua azienda) la cifra si aggira intorno ai 100 milioni di Euro. Emblematico il caso dei proventi della cessione di Hide Nakata. I 20 milioni di Euro così ottenuti sono stati utilizzati da L. Gaucci per coprire alcuni suoi debiti personali con la Banca Capitalia di Cesare Geronzi, al quale lo stesso Luciano imputa in un'intervista rilasciata a Repubblica una minaccia, per interposta persona, che recitava più o meno così: "io ti rovino". Gaucci afferma inoltre di aver pagato in nero alla Gea di Chiara Geronzi e Alessandro Moggi il 25% dell'incasso della vendita del giocatore Liverani alla Lazio.

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