Pescara-Perugia 1-0
Perugia, esonero dell'allenatore dopo l'uscita dalla Coppa Italia
Quella di ingaggiare il tecnico che già nel 2005 se ne andò da Perugia in maniera alquanto controversa era stata una scelta decisamente impopolare. Ed è andata di nuovo a finire nel peggiore dei modi, per di più alla vigilia dell'inizio del campionato, ed è giunto il momento che la società si prenda le proprie responsabilità di questo primo evidente fallimento, e della cattiva gestione della controversia. Infatti la risoluzione consensuale del rapporto tra il tecnico fortemente voluto da Covarelli e la società stessa non può passare inosservata: è un chiaro segnale di debolezza, e non ci interessa sapere le ragioni di alcuna delle parti, nè del sig. Indiani, un signor nessuno assurto ad allenatore del Perugia in due situazioni critiche della storia della nostra squadra di calcio, che non merita ulteriori attenzioni da parte nostra, nè da chi è stato così stolto da pensare di richiamarlo dalle nostre parti.
Visto che qui a Grifo Blog non abbiamo che i lettori come referenti, vi diciamo chiaramente quello che pensiamo, e quindi vi confessiamo che qualche segnale che quell'idillio costruito dalla stampa locale intorno alla nuova società si trattava in realtà di una bolla di cristallo l'avevamo già avvertito.
Cominciamo dalla querelle sulla maglia: dopo un battage pubblicitario circa il ritorno al vecchio logo dell'AC Perugia ci è stata proposta una maglia da gioco con lo stemma del Perugia dei Silvestrini, quello davvero poco gradito in questi anni e tanto simile ad una lapide sepolcrale, con anno di nascita e di morte (1905 - 2005). La società, dopo le polemiche e le proteste dei tifosi, ha deciso quindi di lanciare un concorso tra i tifosi per proporre una nuova maglia, prendendo tempo ed allo stesso tempo avviando un operazione simpatia, ma di certo confermando per la prima parte della stagione delle maglie da gioco tra le più brutte della storia del Grifo, forse seconde solo a quelle orrende con i pantaloncini viola del 1986.
Infine il calciomercato: è in stallo da ormai dieci giorni, se si esclude l'arrivo di Zoppetti dal Pisa. Dapprima iniziato in pompa magna e poi apparentemente congelato, è l'andamento delle operazioni in entrata e in uscita dei giocatori a farci intuire come la situazione economica della società sia in realtà piuttosto fragile. Il dirigente Dino De Megni, responsabile per l'area finanziaria, non si sa bene in base a quale curriculum per la verità, dovrebbe far luce su questi aspetti, e darsi da fare per trovare un Main Sponsor di rilievo.
Lega Pro, i gironi di Prima Divisione
I gironi validi per la stagione 2008/2009 del campionato di Prima Divisione Lega Pro sono stati diramati oggi pomeriggio, 14 agosto.
Girone B come di consueto per il Perugia, e soprattutto tornano i derby: i Grifoni giocheranno contro Ternana ed Arezzo, oltreché contro il Foligno. L'anno scorso il derby contro la Ternana non si disputò perché la Lega scelse appositamente di separare le due squadre; due anni fa invece si giocò una gara a porte chiuse, che finì per risultare in qualche modo falsata. La gara contro il Foligno si profila invece un incontro inedito - almeno dalla seconda metà del '900 a questa parte - contro una squadra della propria provincia.
I gironi sono stati comunicati con un mese di ritardo rispetto a quanto programmato per via della situazione finanziaria delicata di alcune società (sono fallite due squadre toscane, la Lucchese e la Massese, e da quest'anno non c'è nemmeno più il salvagente del Lodo Petrucci), ed in questo lasso di tempo ci sono stati diverse ipotesi per la composizione dei gironi, tra cui quella di una possibile divisione verticale, via poi abbandonata.
Dal sito della Lega Calcio Professionistico, ecco la composizione del girone B:
- Arezzo
- Benevento
- Cavese
- Crotone
- Foggia
- Foligno
- Gallipoli
- Juve Stabia
- Paganese
- Perugia
- Pescara
- Pistoiese
- Potenza
- Real Marcianise
- Sorrento
- Taranto
- Ternana
- Virtus Lanciano
Tra le avversarie spiccano Pescara e Foggia, con Taranto, Crotone e Benevento come possibili outsider.
AC Perugia rewind: Ma Mingyu
Ricordate il primo cinese a giocare nel campionato di calcio italiano, col Perugia? Ma Mingyu, centrocampista di Chongqing, nato il 4 febbraio 1970.
La vera storia di quello sciagurato acquisto, si dice che sia questa: era stato segnalato un bravo giocatore cinese, di cognome Ma, Ma Lie Tie, il Perugia Calcio mandò un suo dirigente in Cina per la firma del contratto. Il dirigente, siccome sapeva solo il cognome, Ma (e pensava tra l’altro che fosse il nome), chiese di Ma, gli presentarono Ma Mingyu, che non era il giocatore segnalato, ma uno molto più scarso. E così, il Perugia si prese un bel bidone :-) Si dice sia andata veramente così.
Ma Mingyu ha vestito le maglie di Guangdong Hongyuan, Sichuan Guancheng, e Perugia Calcio. Ha giocato anche con la nazionale di calcio della Cina e ne è stato il capitano ai Mondiali di calcio 2002, autore del primo tiro cinese della storia verso la porta della Selecao (per la cronaca una deviazione di Lucio regala ai cinesi pure un calcio d’angolo) in un epico Brasile-Cina mondiale.
Ma chi era veramente Ma Mingyu, il primo calciatore cinese in Italia? Centrocampista alto 174 cm per 76 kg, pare che in verità fosse più anziano del previsto. Sembra che, in quegli anni "ruggenti", Alessandro Gaucci avesse visionato un altro cinese dal nome simile: Ma Lie Tie (in effetti anche lui una delle colonne della nazionale cinese), ma poi la federcalcio cinese (che tratta globalmente le cessioni all'estero dei giocatori di tutte le squadre cinesi) gli ha rifilato questo solone, tra l'altro spacciandolo per 30enne, mentre guardandolo era evidentissimo che ne aveva minimo minimo 10-12 di più (girava voce che l'età "effettiva" e non taroccata era 43 anni... addirittura).
Padre calciatore che ne ostacolò la carriera, madre cestista che gli fece da allenatore, Ma Mingyu è salito in aereo che, biografie alla mano, aveva 27 anni. Quando è arrivato erano diventati trenta :-) Ma Mingyu è uno degli ultimi prodotti del vecchio sport cinese. Quando il calcio ha scoperto il professionismo, nel '94, era già regista dello Sichuan Quanxing e della nazionale. Dai 7 anni in poi non ha mai cambiato maglia, perché un tempo neppure si poteva.
Chissà che fine ha fatto Ma Mingyu, il primo cinese a giocare nel campionato italiano di calcio, con la maglia del Perugia...