A.C. Perugia, aria nuova

Il presidente Covarelli aveva annunciato 12 acquisti per il nuovo Perugia, ed in partenza per il ritiro di Città della Pieve le novità sono tante. A cominciare da una, senza dubbi la più gradita: è stato raggiunto un accordo con Teresa Giardino, il Giudice fallimentare del processo sul fallimento del Perugia di Gaucci, per il ritorno alla storica denominazione A.C. Perugia, risalente al 1905. Forti cambiamenti anche a livello societario, con un organigramma fortemente perugino. Il presidente Covarelli sarà affiancato dal Direttore Generale Marco Scarpelloni e da Fabrizio Ferrigno, in qualità di Team Manager. A completare il vertice societario Dino De Megni, direttore finanza e comunicazione, Federica Fioretti, responsabile marketing e Giuliano Cerulli - unico confermato dalle passate gestioni - responsabile sanitario.

Formazione Perugia Calcio 2008

Arrivando alla squadra, s'intravede un forte segnale di dirompenza con il passato: sono già 9 gli acquisti, e tutti molto significativi. A cominciare dal portiere Benassi, promosso in B col Sassuolo, dal difensore Fiasconi già al Crotone di Indiani, e da un trio proveniente dal Vicenza: l'esperto Cudini, il difensore centrale Minieri ed il mediano Passiglia. Infine, un gradito ritorno per il brasiliano Adriano Mezavilla, in prestito dal Catania, ed un colpo di mercato per l'attacco: Aniello Cutolo, protagonista nella corsa promozione del Taranto dell'anno scorso. Confermati dalla rosa dell'anno passato Ercolano, Mazzeo, Cherubini e Campagnacci. Completano la rosa due giovani provenienti dalla primavera della Sampdoria, Cucciniello e Ferrari, ed è inoltre in prova un giocatore lituano, Paulauskas, con diverse presenze nella Nazionale di calcio del suo Paese.
Manca ancora almeno un giocatore per completare la rosa di giocatori che meglio potrebbero esprimersi con il modulo 4-2-3-1 che Indiani vorrebbe impostare: un centrocampista esterno, che si sta cercando tra i vari Cazzola dell'Ancona e De Giorgio della Cavese.

Intanto, con i Grifoni in ritiro, riparte la campagna abbonamenti per la prossima stagione, e secondo le prime indiscrezioni per la Curva Nord dovrebbero essere riconfermati i prezzi dell'anno scorso.

Riparte il Perugia, ritiro a Città della Pieve

Ieri, 10 luglio 2008, è avvenuto il formale passaggio di proprietà tra i Silvestrini e Leonardo Covarelli, che può quindi definirsi a tutti gli effetti il nuovo patron del Perugia. L'ufficialità era attesa da giorni ed era legata alla trattativa per la cessione del Pisa (squadra che dovrebbe passare all'imprenditore romano Luca Pomponi). Le due parti hanno raggiunto un accordo soddisfacente per entrambi; secondo il Messaggero infatti il Perugia sarebbe stato acquistato per 4 milioni di Euro, la cui riscossione verrà però diluita in 3 anni, in modo da consentire a Covarelli di acquistare il Perugia, indipendentemente dalla disponibilità finanziaria data dai soldi per la cessione del Pisa.
La nuova società, che dovrebbe presentarsi ufficialmente lunedì prossimo, si sta costruendo attorno ad alcune figure chiave: il già detto Marco Scarpelloni, che si sta già occupando del calciomercato a Milano, il team manager Fabrizio Ferrigno, già con Covarelli due anni fa in Toscana e detto il sindaco, quando era calciatore a Catanzaro nell'anno della promozione in B, e l'allenatore Paolo Indiani, un ritorno non del tutto gradito ai tifosi biancorossi, ma che faremmo meglio a valutare in base alla meticolosità ed ai risultati ottenuti in campo. Invece, quello che in un primo momento sembrava dover essere il direttore sportivo, Adriano Polenta, non ha retto la situazione di incertezza e si è accasato altrove, ma penso che a Perugia ce ne faremo una ragione. Sono già numerose le trattative di mercato in corso, e rispetto a quanto già detto posso aggiungere che c'è una difesa da rifare da zero, salva forse la permanenza di Accursi, e che Mazzeo starebbe per lasciare Perugia per andare a giocare in una squadra del campionato cadetto. Per sostituirlo si sarebbe fatto un sondaggio per Umberto del Core, al momento in comproprietà tra Foggia e Catania. In prova un giovane esterno brasiliano, Rafinha, a dimostrare l'attenzione verso i mercati esteri della nuova dirigenza.
Il ritiro estivo è in programma a Città della Pieve ed ho l'impressione che la prossima settimana sarà molto calda sul fronte acquisti per il Perugia: il Presidente Leonardo Covarelli ha infatti parlato, dalle colonne del Corriere dello Sport, di una dozzina di nuovi arrivi.

Il calciomercato del nuovo Perugia

Grifo
E' ormai questione di giorni per il passaggio delle consegne del pacchetto azionario al presidente in pectore Leonardo Covarelli, è infatti in dirittura d'arrivo la cessione del Pisa ad una cordata di imprenditori locali.

Per quel che concerne il posto di allenatore, Paolo Indiani sarà con ogni probabilità il futuro tecnico del Perugia. Se la designazione dovesse concretizzarsi il tecnico sarà il fil rouge che unisce le tre ultime proprietà: ultimo tecnico della gestione Gaucci, primo della gestione Silvestrini e primo della gestione Covarelli. Il tutto senza allenare una gara ufficiale del Perugia, un'anomalia che potrebbe presto essere colmata.
Sul fronte giocatori: il Siena tratta per Guadalupi, che probabilmente sarà ceduto a titolo definitivo, Puggioni è richiestissimo e potrebbe rimanere solo con uno sforzo economico della società, che tra l'altro non ne detiene il cartellino. Il portiere era arrivato in prestito dalla Reggina grazie all'ex D.S. Martino, che sarà sostituito nella nuova società da Adriano Polenta, già D.S. di Pisa, Catania e del Perugia stesso, durante la presidenza Gaucci. Il calciomercato si sta svolgendo sottovento, con trattative ufficiose, in quanto la nuova società, che non si dovrebbe insediare prima del 4 luglio, non ha potere di firma. Tra i confermati della rosa dell'anno scorso dovrebbe esserci il bomber Sergio Ercolano, blindato da un contratto triennale, mentre Fabio Mazzeo è in scadenza ed ha già ricevuto diverse offerte. Antonio Rizzo, come già annunciato in gennaio, è passato alla Reggina, mentre per Catinali si starebbe trattando per un rinnovo del prestito, così come si starebbe tentando, in maniera più blanda, di rinnovare per La Vista. Molti giocatori si trovano in una situzione di stand by da ormai due settimane e possono aver avviato delle trattative anche con altre squadre.

Intanto è stata ufficializzata la composizione delle squadre partecipanti alla Coppa Italia di A e B, che vedrà coinvolte anche una ventina di squadre della terza serie, tra cui appunto il Perugia, per cui si prospetta quindi un primo impegno ufficiale stagionale di prestigio.
Infine, le novità in vista per la C1 non sono finite: cambia la denominazione, diventerà infatti Prima Divisione, e la Lega si chiamerà Lega Pro.

10 anni fa: spareggio Perugia - Torino

Tifosi Perugia
La Curva Ariosto gremita di tifosi biancorossi
Nella stagione 1997/98, al termine di un campionato entusiasmante, caratterizzato da un miracoloso recupero nel girone di ritorno, grazie al ritorno del mitico Ilario Castagner come allenatore, il Perugia si ritrovava in quarta posizione a 62 punti in coabitazione con il Torino, dopo averlo raggiunto proprio grazie ad una vittoria per 1-0 in casa alla penultima giornata.

Il conseguente spareggio per accedere alla serie A venne disputato il 21 giugno del 1998, allo stadio Giglio di Reggio Emilia, in una vera e propria battaglia, protrattasi per oltre 120 minuti. In occasione del match vennero realizzate delle maglie apposite, in tutto simili a quelle indossate dagli imbattibili del Perugia 1978/79 Malizia, Nappi, Ceccarini, Dal Fiume, Frosio, Della Martira, Bagni, Butti, Casarsa, Vannini, Speggiorin, con il grifone bianco all'altezza del cuore. Ma tornando a quel Perugia, dobbiamo dire che il campionato di serie B 97/98 non venne condotto in maniera proprio lineare: la squadra aveva cominciato la stagione zeppa di stranieri e con allenatori sbagliati come Perotti e Bigon non aveva ingranato il giusto ritmo. Il fare e disfare del presidente Gaucci si rivelò inizialmente deleterio per i risultati, ed i ritiri controproducenti, almeno sino a quando la società non decise di puntare sui cavalli vincenti. Ci fu una vera e propria svolta in gennaio, con gli arrivi di Ilario Castagner in panchina e del bomber Sandro Tovalieri, che uniti alla ritrovata forma di Milan Rapajc, consentirono un recupero che venne da tutti definito vero e proprio miracolo.

Sin dall'inizio della gara di spareggio si capì che non c'era spazio per il fair play, vista la posta in gioco: una gomitata a gioco fermo su Colonnello costò l'esplusione diretta al giocatore granata Tricarico. Dopo una ventina di minuti arrivò il gol del vantaggio del Perugia, siglato dal Cobra Sandro Tovalieri, al quale rispose l'odiato Marco Ferrante, pareggiando al 35' del primo tempo. La promozione del Perugia passò quindi dai rigori: fu decisivo il palo di Tony Dorigo (sddddongggg, pare ancora risuonare il palo della porta versante Ariosto dello stadio Giglio) e il gol siglato da Sandro Tovalieri. E poi i festeggiamenti promozione: dei 12.000 arrivati da Perugia, di Castagner, che si stirò un tendine nell'esultare, e di Perugia tutta, che si riversò nelle vie del centro storico.

I Rigori


La formazione
PERUGIA (4 - 3 - 1 - 2): Pagotto; Grossi (dal 44' s.t. Cottini), Matrecano, Materazzi, Colonnello; Cucciari (dal 14' s.t. Lombardo), Manicone, Olive, Rapaic; Guidoni (dal 9' s.t. Bernardini), Tovalieri. (Docabo, Russo, Traversa, Rutzittu). All. Castagner.