Gaucci torna in Italia?

Ciò che più sconvolge di queste intercettazioni è come certi meccanismi criminosi fossero ben oliati, segnale che se si fossero tenuti sotto controllo le conversazioni di questi personaggi anche negli anni precedenti ne sarebbero venute fuori delle belle. Sappiamo tutti come solo l'anno precedente al 2004/2005 il Perugia sia stato dapprima punito con arbitraggi dubbi, e poi letteralmente spedito agli spareggi contro la Fiorentina per perderli in maniera scientifica e prestabilita. E non è un caso che sia Della Valle che Lotito, massimi dirigenti di Fiorentina e Lazio, abbiano chiesto la loro parte, ovvero la salvezza a mezzo arbitri. E poco importa che Della Valle si sia piegato ai ricatti della cupola che controllava gli arbitri solo perché messo alle strette dall'incubo di una retrocessione che gli sarebbe costata tanti denari, la sua moralità ne viene meno in maniera inesorabile. Della Valle non è il salvatore del calcio, bensì uno che per vincere è disposto a tutto.
Il presidente della Figc Franco Carraro, tra gli indagati con il segretario Ghirelli, ha rassegnato le dimissioni. Domani intanto averrà il commissariamento della Figc, e non è un segnale positivo che il Primo Ministro in pectore, Romano Prodi, abbia scelto la via della battuta, candidando il delfino di Silvio Berlusconi Gianni Letta, piuttosto che affrontare il problema con serietà. Ed allora si pensa al politico calciatore Gianni Rivera, di certo uno che non è estraneo a certi giochi di equilibri di potere. Se vogliamo ricominciare da zero ricominciamo dai pochi che hanno sempre contestato questo modo di essere del calcio italiano: Gazzoni-Frascara tra i presidenti, Pierluigi Collina tra gli arbitri, Zdenek Zeman tra gli allenatori, Sergio Campana tra i dirigenti. Secondo me il Calcio italiano ha una grande occasione per darsi un ripulita, ma non pensi di farlo imponendosi un codice etico scritto da falsi moralizzatori dello stampo di Diego Della Valle o Adriano Galliani. E men che meno da Luciano Gaucci.
L'ex patron del Perugia da Santo Domingo si è detto festante per la situazione creatasi in patria, della quale si sente il grande provocatore per mezzo delle sue dichiarazioni scottanti. Il Luciano nostrano deve invece ringraziare la parzialità delle intercettazioni, che si sono limitate alla stagione passata, altrimenti sono sicuro ne sarebbero venute fuori delle belle: a cominciare dallo spareggio per la permanenza in A per arrivare a ritroso al 1993 le ombre che oscurano l'operato dei Gaucci sono più d'una. Gaucci, non mi sembra che Lei abbia le credenziali per trattare un suo ritorno: venga qua, paghi le sue colpe e subisca un processo per il Crac del Perugia, e nel frattempo nessuno le negherà di rilasciare le sue dichiarazioni sul mondo del pallone, basta che non le faccia da tronista al processo di Biscardi ma ad un processo vero.
4 commenti:
ciao, mitico grifomaniacs, grande il blog, troppo bello, forza perugiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
bravo, così me piaci, grifomaniaco, cativo con una t sola e gnorante con la gn maiuscola.
Purtroppo non penso che sarà l'occasione per una ripulita al calcio, visto altri precedenti pure non sportivi. Anzi, dopo i soliti revisionismi al grido di "tutti colpevoli, nessun colpevole" tipo post-Tangentopoli non mi sorprenderei nel vedere che fra qualche anno Moggi verrà non solo sarà riconosciuto martire, ma pure canonizzato, legittimando così la futura ennesima piovra del calcio. L'asse Craxi-Berlusconi insegna.
ah, sono fedele confalonieri quello di sopra
"Ormai il calcio è diventato come una fiction tv!!! Purtroppo la situazione è gravemente ridicola...non vedo l'ora che questo sistema del cazzo scoppi...sarebbe almeno un primo passo!!!"...
Bella Angelì, ci speravo...ed in qualche modo la merda (come poi in natura accade) è venuta a galla!!!
Speriamo che tra ispettori e magistrati ci sia qualcuno con i contro-cojoni...
sennò tutti a piazza d'armi...!!
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