Campionato posticipato

Perugia-Livorno tra recente e passato

Uscire solo ai rigori in Coppa Italia contro un avversario di serie superiore (ma neppure tanto visto che a fare la gara sono stati i grifoni) ha lasciato un pò l'amaro in bocca a diversi tifosi, tra cui me, ma di certo ha confermato le ambizioni di questa squadra, che sarà tra le protagoniste del prossimo campionato di C1 gir. B. Vedere i biancorossi tutto sommato già in forma campionato però non è che mi lasci del tutto entusiasta. Il posticipo dell'inizio del campionato al 3 settembre (e l'Avellino, società in preda ad una autentica bagarre societaria per via della confusione del gioco dei ripescaggi post calciopòlis ne richiede addirittura il blocco sine die) infatti potrebbe confondere la preparazione del Perugia, squadra già gruppo e già scherzosa (come si intravede nel servizio fotografico di Ac-Perugia.com) con il nuovo arrivato Josè Mamede, un tassello importante del futuro centrocampo biancorosso e soprattutto specializzato in promozioni (ben 4 durante la sua carriera). Fortuna allora le amichevoli, che consentono di trovare una continuità di forma ai giocatori, seppure non vi sia nulla in palio. Domani di scena al Curi sarà infatti il Livorno, società in A esattamente da quando il Grifo l'ha lasciata (quell'anno straordinariamente salivano in 5, anzi in 6, errata corrige, una doveva salir per forza), società che quest'anno sarà impegnata anche in Coppa Uefa. I labronici dell'ex Lucarelli, criticatissimo quando proprio a Perugia per esultare per un gol realizzato con la maglia dell'Under 21 decise di festeggiare mostrando la sottomaglia con stampato il volto di Che Guevara, tornano al Curi per quest'amichevole di lusso. E proprio Cristiano Lucarelli, mancato campione del mondo per una antipatia dell'ex ct della Nazionale Marcello Lippi, è un pò l'emblema del calcio impegnato dei nostri anni, così come lo era negli anni '70 (con ben altri significati) quel Paolo Sollier di Chiomonte (Torino), militante dell'Ultrasinistra (ma criticissimo nei confronti del clientelismo delle giunte rosse imperante anche in Umbria) e chiacchieratissimo centravanti arretrato, le cui qualità calcistiche (nel 1975 ha contribuito con 7 gol all'approdo del Perugia in A) venivano un pò adombrate da quelle attività di proselitismo politico attuate fuori dal campo, le quali in quegli anni caldi gli avevano creato una visibilità di gran lunga superiore ai compagni di squadra. Sollier, oggi scrittore, al culmine della carriera decise di pubblicare un libro autobiografico, un vero cult in quegli anni ed oggi difficilmente reperibile, se non in bancarelle ben fornite, "calci e sputi e colpi di testa", un vero e proprio atto d'accusa nei confronti dei mali del calcio, un mondo ben lontano da quei valori che Sollier esaltava. Lucarelli invece pubblica sul finire degli anni 90 un'autobiografia scritta in codominio con il suo procuratore, "TENETEVI IL MILIARDO", dove spiega come abbia rinunciato a comprarsi magari uno yacht, una Ferrari, una villa al mare (Vieri, Cassano e Shevchenko trasalgono al solo pensiero) per vestire la maglia della propria città, Livorno appunto. E di quando ai tempi di Perugia un certo Gaucci si era impuntato e voleva farlo smettere... Infine quella di domani è un'amichevole carica di significati, forse d'altri tempi, ma chissà chi sarà il nuovo Sollier tra 10 o 20 anni?

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