100 anni non bastano per l'immortalità

Non disperate, i soldi arriveranno. Magari scava scava, non sia mai che in quel di Santo Domingo spunti fuori un tesoro, magari il famigerato Oro di Dongo.
Non sembra più un valore in Economia l'antica genesi dello stato sociale. Imprese che nascono e muoiono nel giro di pochi mesi. Nemmeno il Calcio - sempre meno Calcio e sempre più calciomercato- pare essere immune ai fallimenti.
Mi rincresce dover parlare dei debiti accumulati con lo Stato italiano negli anni dalla presidenza della Società di Calcio della mia città, la splendida Perugia. Se è però vero che il male comune è un mezzo gaudio, alla notizia che - cito testualmente da corriere.it - "le 155 società di A, B e C presenti nei campionati dal 2001 al 2003 sono in debito di 631 milioni di euro nei confronti dell’Erario" nell'acropoli umbra dovremmo accennare almeno un mezzo sorriso stretto tra i denti, giacchè noi da soli, per un periodo di riferimento un pò più lungo, siamo arrivati a quota 25 milioni, senza considerare l'implacabile messa in mora di 11 milioni, risultato di anni di coperture di tale debito, chissà a pro di chi.
Non so a chi credere, non so se fidarmi di Alessandro Gaucci, il rappresentante di questa società che mancando alle regole del comune vivere ha ricorso all'evasione fiscale, ma non ho altra scelta: mi stringo attorno alle sue promesse, alle sue rassicurazioni, ai suoi tentativi di trovare soldi. Guardando altrove s'intravedono solo segnali di sconforto. Gli eventi si susseguono, in un turbine dal quale Perugia pare essere fuori.
Oggi la spaccatura in Lega tra A e B, domani la bocciatura della Covisoc, Lunedì l'incontro con l'Agenzia delle Entrate quale unica speranza di iscrizione ad il prossimo campionato di Serie B, inevitabilmente di basso profilo nella migliore delle ipotesi (che vede nello smantellamento dell'attuale squadra giunta al secondo posto finale di Campionato il metodo per portare un pò d'ossigeno- leggi cash - alle casse della società). Le casse della società sono state lasciate vuote nel momento del passaggio di consegne di padre in figlio da quel volpone di Luciano, che ha perpetrato l'ultima delle sue: mal che vada ad essere espoliato dei beni sarà il povero figlio, che già intravediamo prodigo tra le braccia vigorose del Big di famiglia.
Io spero che il Perugia si salvi, e che torni a diventare una società onesta. Ma l'onestà si misura solo con la trasparenza, la glasnost senza la quale non ci sarebbe stata alcuna Perestrojka, dobbiamo tenerlo a mente. Altrimenti si rischia di essere presi in giro a questa sorta, prima a lottare per la Serie A, poi per la B, poi per la C1, poi per non scomparire... altro che mezzo gaudio. Mezzo supersonico.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ANGELI (NON) NECESSARI
Angelo Pagotto, sulla provetta di cocaina del 20 novembre 1999 (Fiorentina-Perugia) che lo ha fermato per due anni, ha detto al magistrato: «Nel 1999 sono stato sorteggiato per tre partite consecutive, compresa Fiorentina-Perugia: strano che sia risultato positivo una volta sola». E dunque? «Ricordo che sempre in Fiorentina-Perugia con me è stato sorteggiato Nakata, che la settimana successiva è stato ceduto dal Perugia alla Roma per 50 miliardi di lire: nella vicenda ritengo di essere stato vittima di uno scambio di provette e correlo ciò a quanto, all'epoca, ho appreso nell'ambiente calcistico. Altro aspetto che mi fa sorgere dubbi è che il Perugia, nell'immediatezza dei fatti, ha iniziato le pratiche di rescissione del contratto». Continua: «Non ho visto Nakata arrivare nella stanza dell'anti-doping, finito il controllo me ne sono andato, ma non ho visto sigillare il campione delle mie urine. Credo di non essere stato tutelato nella vicenda dal Perugia Calcio, né dal mio procuratore all'epoca Alessandro Moggi». Condisce poi le accuse con altre rivelazioni: «Ricordo che prima dell'incontro Torino-Perugia, spareggio per la promozione in Serie A, persone vicine alla società umbra avevano manifestato di disapprovare quanto riferito dal presidente Gaucci, il quale voleva che fossero aumentate le prestazioni atletiche ricorrendo all'assunzione di sostanze farmacologicamente attive».

Domanda: Perché queste probabili menzogne di un’inchiesta archiviata (il campione di urina non si trova: addio provette, addio verbali di prelevamento e addio profilo ormonale di Pagotto che poteva essere ricostruito - in modo da verificare eventuali discrepanze con il campione di urina incriminato - grazie alle tre partite di quel fatidico autunno del 1999) vengono pubblicate sui giornali proprio in questo periodo felice per il Perugia…. Un malato di “complottismus” (malattia olistica, per cui “tout se tien”) direbbe che questo è un bel carico da 11, serve per aumentare il clima mefitico intorno alla società umbra… Ma io non ho questa malattia.

Anonimo ha detto...

Bernacco, noi a Perugia ne sappiamo tante, da riempirci un giornale, anzi, che dico, un romanzo... è anche per questo che ci vogliono affossare. La storia di Nakata è vecchia, e la tirano fuori adesso che i reati sono prescritti. Noi lo dicevamo quell'anno stesso, sapevamo del vizietto di Hide già da tempo. Quello che Pagotto non dice nell'intervista è che è stato pagato, e parecchio (ma forse per lui non è abbastanza, e si rifà con queste intervistucce da 4 soldi), per coprire i peccatucci del nipponico (che rimane comunque un grande giocatore passato da queste parti, valorizzato al meglio da Carletto Mazzone), bellamente passato alla Roma l'anno successivo per so io quanti soldi (tutto denaro finto, mai esistito, cifre senza senso per riempire giornaletti con le pagine rosa, tutti sanno che Nakata era l'unico proprietario del suo cartellino, che mai avrebbe ceduto ad uno come Luciano Gaucci). Dal punto di vista sportivo ricordo una sua rete in semirovesciata contro il Piacenza che ancora mi stupisce per la bellezza del gesto tecnico ateltico.
Egualmente accadrà ad esempio per quel che riguarda lo spareggio dell'anno scorso, se ne riparlerà quando non ci potranno essere più condanne.
Riguardo alle schifezze che ha compiuto la nostra società le ha compiute in codominio con altre. E mentre si può parlare di ciò che ha fatto con Lazio e Parma (società ormai defunte!), giammai si potrà dire niente di strani accordi fatti con altre società, delle quali non voglio fare il nome ma tutti sappiamo.. Plusvalenze e doping amministrativo vedono il Perugia in mostra in questi giorni per una volontà politica di svolta moralizzatrice, ma la società di calcio della nostra città non si è macchiata di reati più gravi di altre che, con questi soldi rubati, vanno ad esempio in Champion's League.

Anonimo ha detto...

in riferimento al post che hai scritto su mio blog: è vero, il film è una merda. ora non voglio fare colui che ha letto la trilogia di tolkien e ha visto il signore degli anelli e dice che non c'entra un cazzo, ma è cosi, non c'entra un cazzo. in fondo il post non era mio pero capivo il ragazzo che l'aveva postato. in tutti i casi fai la domanda ( per la spagna) e fidati se ti dico che sarai soddisfatto in tutti i modi: universitario ( ho dato 55 crediti senza accorgermene e pure dalle facoltà scinetifiche vi era gente entusaista), umano-culturale ( in fondo è un viaggio lungo 9 mesi in un contesto intercontinentale), sessuale ( io non mi posso lamentare, pero ho visto gente piu intrapendente farsi una ventina di erasmus girl con scioltezza), sentimentale ( per me personalmente, poi ho visto gente che si è dedicata solo a scopare).
fai la domanda perche una cosa è conoscere erasmus, un'altra è essere erasmus. fidati. sei una celebrità in terra straniera.
in fede
Fedele Confalonieri

Anonimo ha detto...

Fedele, ho una voglia matta di fare l'erasmus, ma gli impegni presi vanno rispettati, sono rappresentante studentesco da pochi mesi, non posso abbandonare tutto così all'improvviso.
Comunque stai sicuro che al momento che riterrò più opportuno (magari il primo anno della specialistica, perchè no?) un pensierino ce lo farò. Quella dell'erasmus è un'esperienza che mi tira molto, e si fa una volta sola nella vita (anche se te mi parlavi della possibilità di viaggi studio per la tesi o roba del genere, se non sbaglio), è un'opportunità che, stanti gli innumerevoli starvolgimenti cui ci pone la vita stessa, cercherò di non lasciarmi sfuggire.
Distinti Saluti e Forza Grifo!!!

Anonimo ha detto...

Calcio, Venezia: perquisizioni GdF per inchiesta fallimento
Blitz anche a Milano, Genova, Roma, Orvieto e Padova (ANSAweb) - VENEZIA, 14 LUG - Il Nucleo provinciale di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Venezia sta svolgendo otto perquisizioni nell'ambito delle indagini sul fallimento del Venezia calcio. Il blitz, vede i militari delle fiamme gialle impegnate a Venezia, Milano, Genova, Roma, Orvieto e Padova. L'ipotesi di accusa e' di truffa aggravata e falso, in relazione alla fidejussione per l'iscrizione al campionato di calcio. (ANSAweb)


Viterbese: arrestati i vertici
Accusati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni (ANSA) - VITERBO, 13 LUG - Con tre arresti, tra cui quello dell'ex presidente Capucci, si e' conclusa la prima fase dell'inchiesta sul fallimento della Viterbese. In cella sono finiti anche l'ex direttore generale e l'amministratore delegato. Una quarta ordinanza di custodia cautelare e' stata emessa nei confronti di Francesco Greco, componente della cordata che rilevo' la Viterbese da Capucci. Sono tutti accusati di bancarotta fraudolenta e d'emissione di false fatturazioni.

Doping: a giudizio Al Gheddafi
Positivo al nandrolone, e' accusato di frode sportiva
(ANSA) - PERUGIA, 13 LUG - Saadi Al Gheddafi e' stato citato in giudizio dalla procura di Perugia con l'accusa di frode sportiva per la positivita' al nandrolone. La positivita' dell'ex giocatore del Perugia fu riscontrata in un controllo antidoping svolto il 5 ottobre del 2003 dopo Perugia-Reggina. Il processo nei confronti del figlio del leader libico comincera' nel novembre prossimo. Il calciatore, ora all'Udinese, era stato squalificato per tre mesi.

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Anonimo ha detto...

Non c'entra niente ma chissà perché questo titolo del 1987 (ricordato oggi su "La Stampa") mi ha fatto venire in mente la situazione del Perugia:
BEVE BAROLO CREDENDOLO CIANURO - IMPOSSIBILE SALVARLO PERCHE’ SOLTANTO UBRIACO (14 luglio 1987)

Anonimo ha detto...

hai ragione, il Perugia in 15 anni ha incassato troppo per ridursi a pagare le tasse come una qualunque attività. siamo i primi a fallire senza aver comprato un Batistuta o comunque senza aver fatto spese folli...

Anonimo ha detto...

aggiungo per meglio far capire quest'ultima affermazione un contributo dal Muro di AC-PERUGIA.COM, inserito da Grifo di Perugia:
"Comunque andrà a finire, continueremo per decenni a chiederci dove sono finiti tutti quei miliardi
incassati con la vendita di

Nakata
Rapajc
Alenitchev
Pieri
Liverani
Tedesco
Grosso
Vryzas

...e tanti altri. E non sapremo mai dove sono finiti quei 5 milioni di euro che l'A.C. Perugia ha ricevuto
dalla Lega per aver perso lo spareggio con la fiorentina."

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