Perugia Calcio Spa, 2007 da buttare

Perugia è scontenta della sua squadra, non vi si riconosce, non riesce a gioirne come in passato, ma soprattutto non vede dietro una società solida, una società seria. Le squadre allestite dai Silvestrini sono sempre risultate incomplete, ed in due anni e mezzo non si è vista una campagna di marketing per rilanciare una passione un tempo molto viva tra i perugini per la propria squadra di calcio.

Parole, promesse, impegni non rispettati hanno fatto di Silvestrini & Company un corpo estraneo nel panorama economico perugino, e le continue insistenti richieste di risistemazione dello stadio Renato Curi ce li hanno resi ancor più malfidati (se non sono in grado di mettere su 11 giocatori decenti figuriamoci di rifarci uno stadio innovativo quanto lo era l'odierno Curi nel 1976). Ci si aggiunga un pizzico di sfortuna e la scarsa considerazione dell'ambiente (dalle recenti intercettazioni telefoniche pubblicate da Repubblica sembra che Moggi avesse individuato Silvestrini come un pollo al quale far pagare più del prezzo di mercato) e ne consegue l'altalena di risultati che ci porta oggi verso quel 6° posto in C1 - la dimensione raggiunta dal Perugia Calcio spa di oggi.

Il culmine è stato raggiunto forse in questa conclusione del 2007, dopo lo sconcertante 0-3 casalingo patito contro il Lanciano, che ha portato ad una bella contestazione della società, invitata ad andarsene a più riprese. Tuttavia non è ancora arrivato il momento della cessione, e le voci che girano su un ingresso in società da parte di Covarelli sono state inventate di sana pianta dalla sempre più disarmante stampa locale. Silvestrini vorrà tentare il tutto per tutto per poi mollare la barca a fine anno in caso di un nuovo insuccesso.
E allora da tifoso mi permetto di dargli un paio di consigli:
  • mandi via l'amministratore delegato della società, ha tenuto i cordoni della borsa troppo stretti per poi far rimanere la squadra senza un adeguato patrimonio per quel che riguarda il parco giocatori. Il caso Guadalupi, un giovane 19enne promettente con tanto bisogno di giocare e invece mandato a fare panchina in A, può essere assurto a cattivo esempio di amministrazione, di monetizzazione precoce appena alle prime quotazioni di mercato che valutavano il calciatore 1 Mln €
  • consegni tutto al DS Martino, gli dia risorse per lavorare in completa autonomia e gli faccia muovere il network di conoscenze di cui dispone. Martino sa che se fallisce a Perugia potrebbe vedersi concludere una carriera del tutto rispettabile, e questo non lo vuole nessuno nell'ambiente calcistico, dove il nome del D.S. viene ricordato da tutti con grande rispetto
  • zitti e mosca, qua si chiacchiera troppo per venire smentiti il giorno dopo. Se volete mandare in ritiro la squadra, fatelo, non annunciatelo. Se invece volete gettare solo fumo negli occhi alla tifoseria, beh avete fatto quanto di più stupido potevate fare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Auguri per il quarto anno di GrifoBlog innanzitutto!
Per quel che concerne il Grifo, la sua gestione sono d'accordo con quanto espresso!Tuttavia a mio avviso esiste anche un problema di gestione degli stessi giocatori e questo mi pare un aspetto non secondario!
Sulla stampa locale...beh, stendiamo un velo pietoso!
Saint Just

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