Ravenna-Perugia

Riflessioni pre-partita

Il Ravenna prossimo avversario del Grifo ha il miglior attacco del campionato ed è primo in classifica, ma è reduce da due sconfitte. Il Perugia verso la Romagna si sta confermando come squadra abbastanza solida in assestamento con una serie di 6 risultati utili nelle posizioni di classifica da play off. Gli innesti di gennaio hanno aggiunto energia e qualità senza per questo creare problemi ad una squadra comunque ben assortita.
Il team risulta costituito da un insieme di buone individualità, in un mix di tasso tecnico, solida esperienza, arrembante giovinezza ed è brillantemente guidato dal capitano Bernini, forse alla sua migliore stagione da quando nel 2004 è arrivato in Umbria. La solida difesa, la meno perforata in casa e la seconda del campionato con 22 reti al passivo, è forse la caratterizzante dell'impronta del tecnico Cari, tradizionalmente poco incline a concedere facilmente all'avversario la propria metà campo. Con 13 giocatori andati a segno il Perugia è al secondo posto nel girone per eterogeneità di marcatori.

L'alto numero di cartellini gialli mostrati ai giocatori biancorossi (72 per 2,48 in media a partita) d'altra parte denota un approccio agonistico battagliero alle gare dei nostri, comunque in una sostanziale correttezza visto che il tasso di cartellini rossi (4/72) sul totale dei gialli è inferiore all'anno passato (e pure a quello precedente, ma il confronto non regge giacché la B è un altra cosa).

A primavera inoltrata ci avviciniamo sempre più all'acme del campionato, i punti d'ora in poi vanno ponderati con un peso maggiore a prima e la situazione del Perugia in chiave playoff non consente di fare calcoli di sorta al fine di risparmiare la forze per giugno: è infatti vero che ancora il Perugia si deve guadagnare un posto al sole tra le 4 gareggianti al minitorneo finale (anche il quinto posto non è per nulla scontato) nel quale sarà una determinante fondamentale il piazzamento, che favorirà le prime a classificarsi.

Il Perugia dovrà di conseguenza giocare al massimo tutte le gare di campionato sin qui restanti e Mister Cari dovrà essere bravo a dosare l'energia della squadra biancorossa in un saggio turnover (o chiamatelo come vi pare, l'importante è il significante della parola, purtroppo trasformata in ideologia tattica dalla deludente stampa sportiva) mettendo in luce di volta in volta le qualità dei vari Mocarelli, Mamede, Pellecchia, Beati esaltando così la forza del gruppo.

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