La Brigata protesta

Il bandierone del decennale della Brigata Ultrà Perugia (foto Michele Castellani)

Come da comunicato diffuso prima della gara, ieri la Brigata, il gruppo nato nel 1994 dalla fusione dei Brigaden Elce con i Doddy Boys che staziona solitamente nel settore di destra della Curva Nord, ha deciso di non entrare per tutto il primo tempo della partita. La radicale forma di protesta è stata attuata come manifestazione di dissenso nei confronti della legge Pisanu. Di recente lo stesso ministro Pisanu ha tessuto le lodi della sua legge, basandosi sui dati (insufficienti a mio modo di vedere) di questi primi mesi di applicazione delle norme , che vedono una drastica diminuzione degli scontri (immagino però che Fiorentina-Juventus e Perugia-Napoli abbiano già cambiato la situazione), salvo dichiararsi disponibile ad una revisione della suddetta legge, in un tavolo di confronto limitato alle società ed alle autorità sportive, escludendo per partito preso l'intero panorama delle tifoserie, le principali coinvolte nelle modifiche dei regolamenti, che io ritengo pericolosamente monitoranti delle attività (anche lecite, purtroppo, come lo è l'andare la domenica allo stadio) del cittadino, in un pasticcio al limite della costituzionalità.
Non posso che condividere di conseguenza i motivi della protesta, salvo però dissociarmi dai modi: l'iniziativa presa unilateralmente da solo uno dei gruppi della Nord è secondo me dannosa per l'intera Curva, così come lo è stata a mio modo di vedere quella intrapresa dagli Ingrifati nel giugno scorso, quando nella gara dei playoff disputata contro il Treviso si sono trasferiti in Gradinata.

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