Novembre: mese caldo per Gaucci


Si prevede un clima tropicale a Perugia, il surricaldamento globale ed il buco nell'Ozono provocheranno scompensi in chi è in cerca di difficili apologie. Le strategie difensive del Clan sono ormai chiare da tempo, come si può intuire dalla guerra messa in atto dal Calcetto, dalla scomparsa del capomastro Luciano che non fa che dare più peso alle sue ultime dichiarazioni circa un presunto ostracismo nei suoi confronti perpetrato da Capitalia e dintorni... Su Luciano, sparaci qualche rivelazione esplosiva, è l'unico modo che hai per salvarti, noi siamo tutt'orecchi. E poi magari ti ci scappa pure un contratto per uno spot con qualche ditta di telefonia che promette di non far pagare le tasse.
Sarà Alessandro Galex Gaucci il primo ad essere chiamato al redde rationem, e ci sembra propenso a giocare la parte dell'ingenuo, di colui che non sapeva, o che forse non conosceva la gravità delle sue azioni, in un ambiente come quello calcistico nel quale si può dire, parafrasando una massima popolare, che il più pulito c'ha la rogna. E' infatti tornato in Italia (apprendo tempestivamente da calciomercato.com) per rispondere di quelle scellerate firme di promesse di pagamento (IOU, dicono gli anglosassoni) che mai avrebbe potuto rispettare ed è così che i vecchi fornitori si sono giustamente rivolti ai tribunali.
Riccardo è invece il più gagliardo, l'audace innocente che si sente talmente a posto con la coscienza da volersi fregiare al Palasport Evangelisti di un'amicizia con Ciabatta, da quest'ultimo pubblicamente consacrata (vedi tuttoperugia n°98 del 18 Ottobre) anche dopo i fattacci e la cacciata a furor di popolo (e di questo ne vado fiero) di Erregi dalla squadra di calcetto nella quale sfogava i suoi capricci tardo-adolescenziali, quella squadretta aziendale nella quale mai Gaucci è riuscito a trasformare il vetusto (ma vorrei scrivere antico, glorioso e vivo, ma potrò farlo solo dopo la fine del Processo) AC Perugia 1905. In sintesi la posizione difensiva di Ricky è quella di una sua totale distanza dalle malefatte societarie, al punto di girare pubblicamente per la città (pur con una nutrita scorta) e di rivendere tramite l'agenzia di viaggi che porta il suo nome i biglietti del Perugia Calcio (Bau Bau dal Messaggero del 26 Ottobre) . L'inchiesta è stata affidata alla pm Antonella Duchini.
Qualcuno forse si aspettava un'uscita di scena dei Gaucci in punta di piedi?

So che non siamo che all'inizio di un lungo iter che prevede altri stralci di inchiesta, come quella sul doping, che verte sull'illustre Al-Saadi Gheddafi, già oggetto di discussione del mio modesto Blog, e che forse andrà ad intrecciarsi con la mega inchiesta di Torino, specialmente se si andrà a scavare nel passato, le recenti dichiarazioni di Angelo Pagotto al Foglio danno a pensare. Il pm Sottani non è uno che va per il sottile, e le parole di Boranga (ma non era costui entrato al centro di uno scandalo di cronaca rosa anni fa? gossippari perugini divulgate, divulgate...) su calcio e cocaina legittimerebbero l'apertura di un'altra inchiesta, e Guariniello non sarebbe più un Don Chisciotte senza scudiero.

Nell'immagine in alto si può vedere quante persone questo Calcio malato è riuscito a deludere per una partita che doveva valere la Serie A, ed invece è valsa la bancarotta per entrambe le contendenti, Torino e Perugia, mica Ponza e Levante.

p.s. il Perugia è secondo e la Ternana è ultima, questa si chiama Teodicea. O forse è la goccia di miele che manda giù meglio il veleno del fallimento?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Parimenti sono molto dispiaciuto di non parlare francese.
Au revoir.

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