il tabù suicidio

Sabato a Perugia, più precisamente nel quartiere di Madonna Alta, un ragazzo ha deciso di porre fine alla propria esistenza. Un dramma privato che diventa di dominio pubblico perchè indicativo di un problema sociale, che sia esso l'inserimento nella società o la svalorizzazione del bene vita. Un dramma privato che va ad incrementare la gravità di un fenomeno sociale non nuovo in una realtà provinciale come quella perugina, dove negli anni abbiamo potuto assistere ad una escalation di casi di questo genere, in special modo tra i giovani, e con una particolare incisività in un quartiere di moderna formazione come Madonna Alta, la cui cementificazione di massa è iniziata già negli anni '70, in maniera selvaggia e senza alcun progetto di qualificazione urbana. Sono ormai numerosi gli studi che associano fenomeni quali la criminalità al degrado urbano, e la sua relazione con la vivibilità del quartiere. L' abbandono del modello della piazza come luogo d'incontro non per scelta, ma per la mancanza di essa (come potrebbe esservi tra i palazzi di via diaz? e perchè la zona tra il serpentone di via sicilia ed il palazzo della cgil è off limits dopo le 9 della sera, se non si è travoni, clienti od automuniti? perchè l'unica piazza architettonica della zona, la stupenda piazza del bacio incastonata tra i palazzi di Aldo Rossi ed un cantiere a cielo aperto è lasciata allo spaccio?). Ci sono gli spazi verdi, obietterà qualcuno. Ma come sono organizzati? Pochi sanno che l'anno scorso, nel parco racchiuso tra via martiri dei lager e via diaz, luogo pochi mesi fa del ritrovamento del corpo di un giovane morto per overdose, è stata costruita con i soldi della comunità una fantomatica rampa per skateboards. Ad oggi è rimasta inutilizzata. I nostri assessori, dopo averla fatta costruire, si sono chiesti per quale motivo non abbia riscosso successo? Io l'ho chiesto ad un mio amico che pratica questo sport, tra mille difficoltà, nel luogo prediletto dagli skaters perugini, ovvero piazza partigiani. E la risposta è stata secca: quelle rampe sono inutilizzabili, una vera e propria trappola anche per i temerari fan di questo sport al limite. E nessuno di loro è stato contattato per discutere dell'utilità di tale struttura, che è andata solamente a sostituire un vecchio bocciodromo, ma al danno si aggiunge la beffa, poichè il comune ha potuto aggiugnere una voce al capitolo delle politiche giovanili. In una zona dove ce ne sarebbe realmente bisogno. Dove basta un concerto rock per disturbare la quiete dei benpensanti che ormai convivono tra spaccio e prostituzione. Dove l'unico cinema viene trasformato in una sala Bingo.
Il dramma di sabato è l'ultimo. Ricordo come anni fa la vicenda di Nicola abbia sconvolto il quartiere ed i suoi numerosi amici. L'anno scorso un altro ragazzo ha deciso di terminare la propria esistenza con un colpo di pistola, e non ci sono stati titoli sui giornali. Nello sdegno per l'indifferenza rivolta a drammi oramai divenuti di routine, i
KPG hanno gridato con il loro rap sanguigno l' amico, vittima predestinata di una società dove non ci si parla neanche tra condomini. Società che ha reso il suicidio legale, per non avere il coraggio di infrangerne il tabù.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

va bene...bel post...ma i KPG no, loro no.

ciao da iguana

Anonimo ha detto...

BINGO!

Anonimo ha detto...

Perchè i kpg no??

Anonimo ha detto...

i kpg fanno il sugo andato a male... ma si sa beast che noi si mangia di tutto

Anonimo ha detto...

mi scuso per la volgarità e per l'inappropriata affermazione dato un tema così serio

Anonimo ha detto...

I kpg faranno pure il sugo, ma quella canzone era bella, scritta col cuore!

Anonimo ha detto...

Comunque talf ti fai riconoscere ovunque!!!

Posta un commento