Al-Saadi Gheddafi, giocatore del Perugia

Dopo la sbronza di ambrosia di sabato sera voglio divagare, parlando di uno dei giocatori nella rosa del Perugia di quest'anno, per la verità presente anche in quella dell'anno passato.
Si tratta di Al-Saadi Gheddafi, figlio del leader libico Muhammar ("quello che - per usare una massima cara al mio compianto nonno - se si sveglia storto la mattina, ci stacca la luce", a sottolineare la dipendenza energetica dell'Italia da quella che doveva essere la sua quarta sponda sul Mediterraneo), al centro di una complessa azione diplomatica tra gli stati dell'asse occidentale ed il mondo arabo moderato, dopo essere stato considerato per anni un pericoloso dittatore (non che oggi il suo sia un regime democratico!). Protagonista della recente distensione nei rapporti bilaterali con l'Italia, che hanno portato al discusso accordo sull'immigrazione clandestina, ed uno dei depositari dei segreti di Ustica.
Il figlio, o meglio uno dei figli del Colonnello, è una persona dall'atteggiamento schivo e riservato, presente da anni nel mondo del Calcio tramite la società Lafico, detentrice di una notevole quota del pacchetto azionario della Juventus s.p.a., e sponsor della medesima squadra, sino al prossimo 2010, per le competizioni europee con il marchio Tamoil. L'arrivo di Al-Saadi a Perugia nell'agosto di ormai due anni fa non ha lasciato indifferente la piazza perugina, nè i media nazionali ed internazionali, sempre a caccia di storie particolari, quale è quella del figlio del capo di Stato che va ad inseguire un sogno chiamato pallone come tanti ragazzi in cerca di fortune. Per la verità inizialmente si è un pò teso a sopravvalutare le reali qualità tecniche del giovane libico, paragonandolo al nipponico Hide Nakata. Lo stesso giocatore, mal sopportando il carico di lavoro al quale viene sottoposto un atleta in serie A, ricorre spesso all'uso di farmaci ed antidolorifici, finendo così per incappare nella rete dei controlli anti-doping, e perde gran parte della stagione per la conseguente squalifica. A sua difesa si può dire che Gheddafi jr non aveva mai giocato, ed era stato convocato una sola volta per una gara di Coppa Italia, che si è sempre professato un calciatore pulito, vittima della pressapochezza delle analisi, incapaci di distinguere un comune farmaco da una sostanza dopante. Certo che il discrimine è molto flebile, ed è oggetto di disquisizioni nel campo dell'etica sportiva. Ma la squalifica non è stata vissuta da Al-Saadi come un problema, forse ciò che gli interessava era giocare, così come auspicato nelle sue prime dichiarazioni da grifone, contro i bianconeri della Juventus, squadra che aveva rifiutato di accoglierlo tra le proprie fila in una veste diversa da quella di mecenate. La sua foto con la maglia del Perugia a fianco dello juventino Del Piero ha fatto il giro del mondo, per la gioia della Toyota e dello stesso Gheddafi, che, vincendo quella gara, ha coronato un sogno. Ma c'è chi si chiede se tutto non fosse già stato scritto nel suo contratto, d'altronde il figlio di un Capo di Stato non può perdere. Al-Saadi ha voluto premiare tutti i componenti della rosa dell'anno passato, regalando loro una Smart (la scelta è in chiara polemica con la casa automobilistica coreana, della quale Gheddafi si è fatto involontario promotore) fatta realizzare ad hoc per celebrare l'evento. Autentico protagonista della volata del Perugia nel finale del campionato appena conclusosi, con la sortita a Roma per costringere i laziali all'impegno contro il Modena, o con l'organizzazione di un volo charter per la gara di Palermo. Nell'ultima furente estate gauccesca è stato tirato in ballo più volte dagli astuti contraenti, attirati dalla sua disponibilità di capitale.
Il resto è storia di oggi, con la decisione di rimanere a Perugia, città alla quale si è sentimentalmente legato per avervi fatto nascere la secondogenita Safiya. Nel suo parco macchine (un vero e proprio harem a quattro ruote) segnalo una Lamborghini Diablo gialla che ho visto talvolta parcheggiata presso i giardini del Carducci, dinanzi al Brufani. Oltre al Calcio si interessa anche di Cinema (sul quale ha investito qualche mese fa 1 milione di dollari), ed è stato recentemente al centro dell'attenzione dei media per una cena di lavoro niente po' po' di meno che con l'australiana Nicole Kidman.
to be continued

p.s. anch'io sono andato a vedere lo spettacolo di Beppe Grillo, il quale mi ha aggiornato tra le altre cose sulla situazione in cui versa Capitalia, se ne riparlerà.
Andate su SpyCalcio Repubblica, Fulvio Bianchi ci porta notizie fresche, tra le altre, anche sul Perugia, e non sono buone nuove...

2 commenti:

EasyW ha detto...

Ciao!

San Siro is burning!

http://southsideadventures.blogspot.com/

Angelo ha detto...

che figura di merda mondiale!

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